martedì 24 gennaio 2012

Veicoli ADR - Newsletter

Veicoli ADR
Newsletter 24 gennaio 2012
Una premessa : il veicolo ADR è quello che trasporta un articolo, una sostanza, una miscela o un rifiuto classificato come ADR.
Con la presente newsletter riassumiamo le disposizioni dell’ADR in materia di approvazioni dei veicoli.
Il capitolo 9 dell’ADR riguarda la costruzione e l’approvazione specifica dei veicoli da adibire al trasporto di merci pericolose., con particolare riferimento (Capitolo 9.2) ai veicoli utilizzati nel trasporto di :
-esplosivi
-tutte le merci trasportate “in cisterna”
E’ ben nota l’”approvazione ADR”, ovvero la certificazione dell’autorità competente (ministero dei Trasporti), che si esplica con il rilascio di uno specifico certificato di approvazione, modello DDT 306, meglio conosciuto come barrato rosa. Il barrato rosa indica la tipologia di approvazione del veicolo (FL e/o OX e/o AT). Ogni numero ONU in colonna (14) del 3.2 riporta la tipologia di cisterna approvata per il trasporto di quella merce.
Ad esempio, l’ONU 3077 è trasportabile con veicoli cisterna il cui veicolo abbia l’approvazione AT.
Per i veicoli destinati al trasporto di merce alla rinfusa, non è richiesta l’approvazione ADR del veicolo, ma devono essere rispettate le disposizioni speciali previste alle colonne (11) e (17) della Tabella A (3.2).
Peri i veicoli per trasporto merce in colli (esclusi gli esplosivi della classe 1 e le materie radioattive della classe 7), non è richiesta nessuna approvazione ADR del veicolo, ma devono essere rispettate le disposizioni speciali della colonna (16) della Tabella A (3.2).
Per i veicoli non soggetti ad approvazione ADR nessun requisito relativo all’impianto di frenatura antibloccaggio (ABS) ed al dispositivo di rallentamento è previsto dall’ADR. Infatti per tali veicoli è sufficiente la semplice rispondenza alla Direttiva 71/320/CEE sulla frenatura e successive modifiche ovvero al successivo regolamento ECE n. 13. Si tratta di tutti i veicoli per trasporto di merci pericolose in colli (esclusi esplosivi) ed alla rinfusa.
Di fatto, tutti i veicoli immatricolati in ambito comunitario devono essere conformi alla suddetta  direttiva.

giovedì 12 gennaio 2012

Defribillatori nei luoghi pubblici

Defibrillatori salva-vita nei luoghi pubblici

Un progetto della regione Lombardia per la diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) nei luoghi pubblici e per la formazione e l'informazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Milano, 12 Gen - Regione Lombardia lancia un grande progetto per la diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) nei luoghi pubblici e per la formazione e l'informazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Grazie ad un finanziamento complessivo di quasi 1,3 milioni messo a disposizione dal Ministero della Salute, Regione Lombardia, attraverso AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), realizzerà nei prossimi 24 mesi "A prova di cuore", un vasto programma di prevenzione in più fasi che ha l'obiettivo fondamentale di ridurre i decessi causati dagli arresti cardiocircolatori. Il progetto dettagliato, predisposto da AREU, è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani.

I DATI - Ogni anno in Italia circa 60.000 persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco. La letteratura scientifica ha ampiamente dimostrato che in questi casi un intervento di primo soccorso, tempestivo e adeguato, contribuisce a salvare fino al 30% in più delle persone colpite. I dati del 118 dicono che in Lombardia avvengono ogni anno circa 1.400 arresti cardiaci in luoghi pubblici e luoghi di lavoro. Di questi, circa 700 sono dovuti a patologie traumatiche o avvengono nelle strutture sanitarie.

GLI OBIETTIVI - "Per ridurre la mortalità per arresto cardiocircolatorio - spiega l'assessore Bresciani - è molto importante diffondere la presenza dei DAE nei luoghi in cui siano realmente utili (aree a maggior rischio o a maggior affluenza di pubblico) ma soprattutto diffondere presso i cittadini la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, in modo che più persone possano intervenire adeguatamente non solo nei posti pubblici ma soprattutto nella abitazioni private dove avvengono la maggior parte degli arresti cardiaci".

mercoledì 11 gennaio 2012

Formazione lavoratori - si cambia...

Ieri è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il nuovo accordo stato regioni sulla formazione lavoratori, dirigenti, preposti ed RSPP datori di lavoro.  Si comincia anche in Italia a fare seriamente (speriamo!!!) la formazione dei lavoratori. 

Si parte da 8 ore per aziende a basso rischio, 12 ore per aziende a rischio medio e 16 ore per aziende ad alto rischio, per i lavoratori.  Poi aggiornamenti di 6 ore ogni 5 anni...

Penso sia il minimo per assicurare a chi lavora la giusta consapevolezza dei rischi in azienda..

E' un costo per le aziende ? Certo, lo è. Ma credo sia altrettanto un costo un infortunio, una malattia professionale, ed un costo, magari non in termini economici, per un lavoratore ferito gravemente in azienda.

Anche il datore di lavoro che vuole svolgere la funzione di RSPP deve fare un certo numero di ore di formazione.... finalmente !!!

Mediatiamo seriamente su questo....

Alla prossima...